domenica 25 novembre 2012

La serratura a doppia mappa è sicura ?

Siamo sicuri della serratura a Doppia Mappa? 

Lo chiedo sempre ai miei clienti, almeno a quelli che mi ordinano delle porte blindate con serratura doppia mappa.



Loro mi guardano un po' sbigottiti e mi chiedono "Perché, non è sicura?"



Dopo che ho terminato con la mia spiegazione sulle prestazioni della Doppia Mappa, optano per le serrature a cilindro europeo.



Sono un bravo venditore?

No, sono solo un bravo Tecnico con delle ottime argomentazioni.


Partiamo dal presupposto che tutte le serrature andrebbero cambiate/ aggiornate ogni 5 anni almeno, questo perché i meccanismi interni delle serrature, con l'uso, si usurano rendendo più semplici le operazioni di scasso e soprattutto perché i ladri si aggiornano ed inventano nuovi metodi per superare le difese che noi poniamo a difesa della nostra casa.



Fondamentale è non lasciare mai la chiave della serratura Doppia Mappa inserita dall'interno, infatti è sufficiente un tubicino alla cui estremità ci sia un potente adesivo che permette al tubicino medesimo si incollarsi alla chiave e... la frittata è fatta.



Come soluzione tampone ho trovato questa mostrina apribile prodotta da Disec che non permette la rotazione fraudolenta della chiave.




I limiti della serratura Doppia Mappa non si riducono di certo a questa problematica. Il vero punto debole della serratura è che si riesce ad aprire con dei semplici attrezzi e senza fare rumore, naturalmente sono necessarie esperienza ed abilità che tuttavia, sono doti che non mancano a scassinatori di "media bravura".

Uno di questi strumenti è il Gancio di Hobbs o Gancio tastatore di precisione
che potete ammirare in tutta la sua semplicità in foto.

Non solo è acquistabile on-line ma soprattutto è di facile costruzione, in quanto è composto da due tubicini innestati, dotati ad una estremità di leva e all'altra di pomellino.

Non starò qui a spiegare come funzionano nel dettaglio per non annoiarvi troppo, se proprio volete approfondire su youtube esiste una ricca ed esauriente videoteca al riguardo. Sostanzialmente uno dei ganci mette in tensione la serratura e l'altro tasta, una ad una, tutte le lamelle interne della serratura.

Più la serratura è stata utilizzata e minore sarà la resistenza che la serratura stessa opporrà al gancio tastatore.

Se in casa oltre alla porta blindata avete anche una cassaforte con serratura Doppia Mappa siete proprio in una botte di ferro!!! (si è colta l'ironia?).

Le moderne serrature Doppia Mappa (che producono ancora perché sono quelle  più economiche) sono costruite in maniera tale da rendere molto difficile l'apertura tramite il gancio di Hobb.

Tuttavia esistono altri metodi non distruttivi per aprire le serrature a doppia mappa anche quelle più moderne. On-line si vendono diversi tipi di attrezzature in grado di ricostruire la mappatura creando un calco preso all'interno della serratura stessa. Un esempio di questo tipo di attrezzatura lo vedete nell'immagine qui sotto ed è in vendita al prezzo di 535 euro. 

Per ovviare in parte a queste problematiche è possibile montare a protezione dell'ingresso chiave una "Chiusura Magnetica" di produzione della Disec.

La chiusura magnetica è composta da uno scudo scorrevole che viene sganciato solo quando vi si appoggia il "portachiavi" che possiede al suo interno dei magneti codificati. Il suo limite consiste nel fissaggio, infatti senza smontare pannello interno e serratura l'installazione avviene con 4 viti che vanno a filettare solo sulla lamiera esterna della porta, in questo caso con una buona leva è possibile far saltare questo tipo di protezione.

Il mio consiglio è uno solo:
Sostituite la serratura doppia  mappa con una cilindro europeo 
e che sia di buona qualità... 
anche qui c'è tanto da dire ma per vostra fortuna lo farò in un altro post.




Questo post è liberamente ripubblicabile inserendo alla fine il seguente testo con link al mio blog:

Articolo ripubblicato liberamente dal blog di Mauro Mazzaglia:  Casablindata.blogspot.it

lunedì 12 novembre 2012

Bonus e agevolazioni fiscali del 50% su ristrutturazione edilizia

Finalmente una bella notizia !!!

Nel Decreto "Misure urgenti per la crescita"  finalmente il Governo ha pensato anche un pò a noi (produttori e consumatori del reparto sicurezza) infatti  è  previsto un bonus fiscale del 50% sull'acquisto di porte blindate, casseforti, infissi ecc. ecc. .




Certo, Il decreto legge 83/2012 convertito in legge n°134 del 07/08/2012, estende il bonus fiscale alla ristrutturazione edilizia in generale ma
in questo blog vogliamo focalizzare la nostra attenzione alle agevolazioni relative a:


Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. 
( definizione esatta riportata nella guida alle agevolazioni dell'Agenzia delle Entrate)

Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione,
sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti
giuridicamente protetti).


In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare
interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato
con un istituto di vigilanza.
A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure:

■ rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli
edifici
■ apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
■ porte blindate 
■ apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
■ installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
■ apposizione di saracinesche
■ tapparelle metalliche con bloccaggi
■ vetri antisfondamento
■ casseforti a muro
■ fotocamere anche collegate con centri di vigilanza privati
■ apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline

Il bonus fiscale del 50% è applicabile alle spese sostenute a partire dal 26 Giugno 2012
fino al 30 Giugno 2013.

Attenzione dal 1 Luglio 2013 il bonus fiscale scende al 35%, quindi non perdete tempo, 
avete a disposizione ben 8 mesi per approfittare del bonus più consistente, 
poi non dite che non ve lo avevo detto...

Il tetto di spesa ammissibile è di 98.000 e il bonus è suddiviso in 10 rate annuali da detrarre dall'importo Irpef.

Altra ottima cosa di questo decreto è lo snellimento delle procedure burocratiche per l'ottenimento del bonus infatti, non bisogna inviare nessuna denuncia di inizio lavori al Centro operativo delle agenzia delle Entrate di Pescara.
E' necessario che l'immobile per il quale si richiede  l'agevolazione sia indicato nella propria dichiarazione dei redditi e che naturalmente sia accatastato.
Rimane l'obbligo di comunicare l'inizio dei lavori all' Asl, salvo i casi in cui le condizioni di sicurezza del cantiere non prevedano l'obbligo di notifica (per esempio l'installazione di una porta blindata o di una cassaforte).

Il pagamento deve avvenire obbligatoriamente tramite bonifico bancario o postale.

La causale del versamento deve contenere oltre alla descrizione del bene o servizio acquistato, anche gli estremi della relativa fattura, il codice fiscale di chi effettua il pagamento e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario.

Un esempio può essere:


Detrazione fiscale per acquisto porta blindata, legge n°134 del 07/08/2012, pagamento fattura n° ____ del __/__/____ effettuato dal Sig/Sig.ra ___ ____codice fiscale_____________
in favore della Ditta Tal dei Tali,  Partita IVA n°0123456789.


In banca forniscono dei modelli predisposti per questo tipo di bonifico, utilizzateli,
anche perché in caso di errore o mancanza di uno degli elementi della causale del bonifico per non perdere la detrazione dovrete effettuare un nuovo bonifico, attenzione quindi !!!!
In caso i beneficiari siano più persone nella causale del bonifico dovrete indicare il codice fiscale di tutti.
Per Maggiori e più esaustive informazioni Scarica la guida completa dell'Agenzia delle Entrate

Questo post è liberamente ripubblicabile inserendo alla fine il seguente testo:

Articolo ripubblicato liberamente dal blog di Mauro Mazzaglia:  Casablindata.blogspot.it

sabato 10 novembre 2012

Come scegliere un prodotto sicurezza come le porte blindate, inferriate infissi ecc. utilizzando la certificazione antieffrazione Env 1627/30

Come scelgo un prodotto adatto alle mie esigenze di sicurezza ?

E' una domanda che mi sento rivolgere spesso e che tra l'altro è anche quella più importante.

Non esiste una risposta univoca ne tanto meno una formula magica ma per rispondere al quesito, in nostro soccorso arriva la serie di norme europee Env 1627/30.

Certo la 1627/30 non descrive direttamente cosa ci serve per  rendere più sicure le nostre abitazioni o uffici ma classifica i prodotti della sicurezza passiva in base a determinati test.

La definizione esatta per la Env 1627 come riportato dalla norma medesima è:
La norma specifica i requisiti e i sistemi di classificazione per le proprietà della resistenza all'effrazione di porte, porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscillanti.

Quindi tutto ciò che protegge i punti di accesso alla nostra abitazione o ufficio può essere dotato di idonea certificazione anti effrazione.
Ho utilizzato "può essere" perché la certificazione anti effrazione è volontaria, il produttore decide in autonomia se testare o meno i propri prodotti.
E' anche vero che tutti, con esclusione dei piccoli fabbricanti, hanno certificato i loro prodotti,  la motivazione è riconducibile ad una scelta di marketing ed anche soprattutto legata alla riconoscibilità delle caratteristiche del prodotto da parte dell'utente finale.
In definitiva avere un prodotto certificato aiuta a posizionare e a vendere meglio è più chiaramente il prodotto sicurezza.

Quindi la certificazione è così importante ?


Certo, proprio perché ci permette di capire quanto è resistente un prodotto.
Infatti se volessimo basare le nostre scelte considerando gli spessori delle lamiere e dei tubolari, i punti di chiusura, il tipo e la qualità delle serrature, le fattezze di telai e controtelai, per non parlare anche delle differenti modalità tecniche costruttive,
ci ritroveremmo in una giungla di termini, misure, materiali e tecnicismi difficilmente comprensibili dall'utente finale.

La normativa Env 1627/30 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:

Classe 1: lo scassinatore casuale tenta di accedere utilizzando attrezzi piccoli e semplici e la forza fisica.
Si tratta di un ladro opportunista che non ha informazioni sulla resistenza del prodotto  ed è preoccupato dal rumore e dal tempo.

Classe 2: lo scassinatore casuale e opportunista utilizza in aggiunta attrezzi semplici come giraviti, cunei e tenaglia.
Si tratta di un ladro opportunista che non ha informazioni sulla resistenza del prodotto  ed è preoccupato dal rumore e dal tempo.
Non ha cognizione della probabile ricompensa

Classe 3: lo scassinatore tenta di sfruttare le opportunità e utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano manuale.
Ha una cognizione grossolana del grado di resistenza ed è preoccupato del rumore e del tempo.
Non ha cognizione della probabile ricompensa

Classe 4: Si tratta di un ladro abile che utilizza in aggiunta strumenti come un pesante martello, ascia, cesoie e trapano a batteria.
Il ladro prevede una buona ricompensa, è risoluto ed è meno preoccupato dal rumore che produce  per un tempo maggiore.

Classe 5: lo scassinatore è un professionista esperto che  in aggiunta utilizza attrezzi elettrici di media potenza come trapano,mola angolare,seghetto alternativo ecc.
Il ladro prevede una ottima ricompensa, è risoluto, ha ottima conoscenza del livello di resistenza all'effrazione ed è poco preoccupato dal rumore che produce per tempi più lunghi.

Classe 6: Lo scassinatore esperto utilizza attrezzi elettrici molto potenti .
Il ladro conosce esattamente l'ammontare della ricompensa, è risoluto, ben organizzato ed è preparato ad affrontare sistemi di difesa di alta resistenza, non è preoccupato dal rumore e opera con tempi maggiori.

Generalizzando:

le classi 1 e 2  sono indicate per prodotti installati in abitazioni in città con basso rischio e a difesa di  beni di poco valore

la classe 3 è indicata per le villette di periferia, uffici e appartamenti con rischio più alto e a difesa di beni di medio valore

la classe 4 è indicata per ville, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di notevole valore

le classi 5 e 6 sono indicate per installazioni in banche, gioiellerie e uffici postali

Se avete domande sarò lieto di rispondere ai vostri quesiti


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